leggiFAC HABANA
Capita spesso di stupirsi viaggiando, è normale. A Cuba però capita di più!
Si a Cuba di più; ti guardi intorno e sembra tutto immobile, ibernato dai tempi della rivoluzione. Invece non è cosi!
Infatti uno dei primi giorni all'Havana, girovagando senza meta e grazie ad una conoscenza casuale mi ritrovo alla FAC. Fábrica de Arte Cubano. Un edificio in mattoni rossi con una ciminiera, molto grande. La ciminiera fa anche da gps 'analogico' per orientarsi nel bellissimo quartiere di Vedado. In passato questa fabbrica produceva olio alimentare, credo.
Oggi è uno dei luoghi più trendy della capitale. Un grande contenitore di musica, arte, cinema, spettacolo e....... rum, naturalmente.
Molta gente. Una lunga coda ordinata circonda due lati dell'edificio, io entro con il mio nuovo amico, Brian, che è anche uno dei dj del locale.
In pochi minuti mi perdo, all'interno un numero notevole di piccoli spazi espositivi a tema e non, molta fotografia ma anche pittura, scultura, installazioni. Alla FAC si può vedere il meglio dell'arte contemporanea di Cuba. Il pubblico eterogeneo interagisce con le opere d'arte, le vive. Una avvenente donna vestita di giallo abbraccia un'opera che raffigura la mappa di cuba fatta esclusivamente di chiavi. 'La pared negra' ospita una bella mostra di ritratti fotografici in bianco e nero. Enormi piedi in fila nascondono corpi nudi sdraiati sulla spiaggia. Un letto racconta diverse umanità, sempre lo stesso letto. Un busto bianco di karl marx con un occhio rosso, osserva gli avventori. Bob Dylan stilicaricaturizzato. Il Che è presente, vestito di rosso.
Invece Mick Jagger qui c'è stato davvero, in occasione del grande concerto degli Stones all'Havana.
Nel grande spazio teatro si susseguono coreografie vivaci di croma e di danza.
All'esterno un film di Charlie Chaplin accompagna gli incontri.
Ci sono diversi bar, sia all'interno che all'esterno, che servono i famosi cocktails cubani, oltre a fiumi di cerveza. Un privé rende il luogo più 'chic', ma come tutti i privé del mondo è fottutamente noioso, quindi mi fermo giusto il tempo per fare due scatti.
Ma, senza dubbio, la regina della FAC è la musica. Accompagna tutti gli ambienti.
Lo spazio dj ospita sperimentazione, avanguardia ma anche r'n'b e classici della discomusic. I dj si susseguono per l'intera serata.
Avventurandosi nei vari meandri di questo luogo bellissimo ci si trova nello spazio dedicato ai concerti. Una grossa sala con il soffitto basso, le pareti nere tapezzate di icone. I concerti durano poco meno di un ora l'uno. Sono bellissimi, tendenzialmente funky, cantanti bianchi e neri con voci strepitose, sopratutto le donne. La qualità è alta!
Certo posti così noi in Europa ne abbiamo conosciuti molti e qualche cosa ci rimanda al vecchio continente. Infatti dopo un primo approfondimento scopro che i natali degli inventori della FAC sono germanici. Ecco quindi che quel rimando si svela in Berlino o giù di lì.
Ma siamo a Cuba. Questo è un valore aggiunto. Un luogo dal sapore europeo ma con un anima cubana. Accogliente, caldo, ordinato, socievole e sociale, attraente e seducente.
Insomma fresco come una lattuga, come dicono i cubani.
Gianfranco Mura